Archive for the ‘Riflessioni’ Category

Comunicabilità..
29/11/2009

Mi sto accorgendo che il mio sia anche un bisogno di comunicabilità. Comunicabilità con me stesso. È ovvio. E se fosse invece questo l’errore? Io voglio sapere chi sono, chi ero, chi mai potrò essere. È forse sbagliato? Non lo so. Non lo so, però so che per quelli della mia categoria è difficile realizzare quello che si vuole. Eppure quello che vorrei ora è uscire da questo sistema, ma non ci riesco. Devo dire che invece ammiro lei per questo. Lei si che è riuscita ad uscire dal sistema. È un pò fuori dal gruppo, la invidio. Vorrei anche io riuscirci, ma la mia è debolezza…ne tornerò a parlare. Promesso.

30/11/09

Nemmeno lei è uscita dal gruppo. La sua, è solo una smania di apparire diversa da quello che è. Lo so che farebbe volentieri a meno di stare a casa anche il sabato sera. Lo so. Non che il sabato sera mi piaccia, è solo uno stupido esempio.

Da zero a dieci.
08/09/2009

Mi son bastati 4 minuti di introduzione per capire che avrei dovuto assolutamente guardare quel film. Da zero a dieci voto per l’intuizione 9. È abbastanza strano, ho sempre poca intuizione di solito. Ma stavolta non ho sbagliato. Si incontra perfettamente con una delle mie filosofie di vita; dice il protagonista (sulle magnifiche note di Baba o’Riley): 

“Con i voti cominciano appena nasci, se vieni fuori con tutti i pezzi a posto, se piangi abbastanza forte e se sei sopra i 4 kg ti puoi beccare persino un 10 altrimenti giù a scalare. Se sei precoce, se sei uno di quelli che iniziano a camminare e chiamare mamma prima dei dieci mesi…ti possono dare anche un 9-9 e mezzo…….altrimenti anche li si scende. Inutile dire che appena cresci e vai all’asilo…beh….li si fa sul serio e i voti cominciano a fioccare A scuola, ovviamente, devi fare i conti con l’esplosione, la compilation, il festival dei voti! Forse però il peggio deve ancora venire…perché poi ti aspettano per darti il voto per le ragazze con cui esci, per la macchina che hai, per la casa in cui vivi, per il lavoro che fai. “Siamo qui per prendere e dare voti… Non c’è niente di male…. Se non c’è niente di male a smettere di fare quello che vuoi per fare solo quello che ti fa avere buoni voti. Da zero a dieci ho un presente da…..6…….meno……meno. Ho un appartamento di 85 metri quadri, cabina doccia con bagno turco, letto giapponese…ho un ulcera e un esofagite da 8 e mezzo…anche il mio passato remoto è da 8 e mezzo, quello più recente, da 6. Ho avuto un fratello che qui in paese era un mito, se n’è andato qualche anno fa…si chiamava Ivan ma nessuno lo chiamava così. Da più di 20 anni ho 3 amici che se volete ve li regalo tutti, anzi, se li portate via ci metto anche un motorola e il calendario con la Ferilli. Ho una moglie, Fabiana, una che ha mooooolta pazienza. Ho un furgone dell’82, ci vado a fare le serate di blues col mio gruppo (sempre più raramente) Ho una carta d’identità che ogni tanto consulto…beati voi se sapete sempre chi cazzo siete Ho anche altra roba ma sta a vedere che adesso vi faccio il mio settequaranta. Ho un futuro da 9 o da 4.dipende da come mi alzo.”

È un pò così: non c’è niente che non debba necessariamente essere valutato. Lo pensavo da molto prima che avessi visto questo film. C’è sempre un qualche voto che deve influenzarti; anche nel modo come cammini. Così se cammini senza guardare a terra ti becchi un 4, se cammini evitando le vie di fuga ti prendi un 8..e di lì a salire. E allora noi preferiamo camminare evitando le vie di fuga. Trovo comunque che sia geniale essere valutati: ti confronti con te stesso prima che con gli altri. E poi, puoi stilare migliaia di statistiche sulla tua media voto  e puoi constatare graficamente quali siano i migliori mesi dell’anno per te, e puoi scrivere relazioni e robaccia come questa.

Io ho deciso che d’ora in poi darò un voto a ogni mia giornata, cosi col cavolo che a fine anno dirò: bè tutto sommato è andato bene. Ci sarà la media lì a sindacare. Eh no, non è andato bene. La tua media voto è 5,9..sei meno meno..come Giove. E comunque si tratta sempre di autostima e di non accontentarsi mai; qualche serata fa una ragazza che non conosco mi ha detto: La mia estate vale 10, ho viaggiato per tutto il tempo. Avrà molta autostima del viaggiare ho pensato. La mia estate invece vale 4 e mezzo. Non ho fatto niente, non ho fatto niente di interessante, o che valesse almeno la pena di farlo. Ha avuto dei picchi verso la fine di agosto: ho conosciuto una persona interessantissima e mi sono ebriato a una festa del vino. Roba mediocre quest’ultima. Però quella sera ero abbastanza libero, o meglio, avevo l’impressione di essere libero.

Il mio presente vale 6, il mio passato remoto 9 e mezzo, il mio passato recente 8,58.  Ho paura però che il mio voto scenda di molto, e sinceramente non voglio. Ho una famiglia da 10, una casa da 7+, degli amici da 5 meno meno (comunque li ringrazio), ho una reputazione da 4 0 da 8.58. Dipende dai punti di vista. Ho una faccia da 4, ho un fisico da 7++, ho una poltrona comodissima da lode, ho un pc da 8 meno, un televisore da 7, una carta d’identità bruttissima da 5 meno E..Il problema è quello: c’è qualcosa da 10 (anche da 9 o nove e mezzo) che mi manca. Ecco perchè il mio conto totale scende sempre sotto il 6. Un futuro da non classificato. Però va bene così. Penso che ci si debba ritenere fortunati ad avere una poltrona comodissima; c’è chi la desiderebbe e non può; mi sento in colpa per questo. È ovvio che è un eufemismo la poltrona. Da zero a dieci, 7 e mezzo per questo articolo. Grazie.

P.s. Ho ricevuto il mio primo commento al blog. Voto 6+ 😉

E riflettere, parlare, capire il mondo..
05/09/2009

Penso a quanto tempo sia passato dall’ultima volta che io mi sia sentito realmente protagonista di mè stesso e mi rendo conto infelicemente che forse protagonista di me stesso, io non lo sia mai stato. Ho la sensazione che tutto quello che passa dinanzi a me non abbia voglia di fermarsi mai. Bensì continua a fuggire via, dandomi la certezza che ci sia sempre qualcosa di più interessante oltre me stesso, che si trova anche nella persona più disperata, ma non in me.

Non è pessimismo cosmico, non è depressione. È la realtà che mi si presenta quotidianamente. Così alcune volte, forse spesso, mi verrebbe voglia di essere qualcuno che io non sono, solo per piacere di più agli altri. Diversamente però, mi convinco sempre più spesso che questa è la più stupida idea che mi sia venuta mai in mente.

Io non voglio piacere agli altri. Credo che ognuno di noi nasconda qualche tratto del proprio carattere che sia interessantissimo.E a me piacerebbe scoprire in ogni persona che conosco questo lato nascosto. E anche nelle persone che non conosco. Spesso per strada, ho voglia di fare una bellissima pazzia: vorrei fermare persone che non conosco e iniziare a parlarci per capire anche un pò cosa pensano di sè stessi, degli altri, del mondo. Si, è questo quello che vorrei: poter parlare di tutto con qualcuno che non si stanchi mai di parlare.

In realtà, poi quel qualcuno, l’avrei già trovato; ma non fa per me. È andata oltre me. Anche lei. È ho paura di rincontrarla perchè le cose non sono più come quando l’ho conosciuta.

Considero questo il mio peggiore intervento che io abbia scritto finora. Ma son giorni che ritenevo di doverlo scrivere.

Lo dedico a G., che mi ha dato inconsapevolmente l’opportunità di capire come noi umani siam fatti:

“In tutti i paesi l’attività principale di ogni società è stata il gioco delle carte: esso è la misura del valore di tale società, e la bancarotta dichiarata di tutti i pensieri. Dal momento che non hanno alcun pensiero da scambiarsi, essi si scambiano delle carte e cercano di sottrarsi fiorini a vicenda. Oh, stirpe miserabile! […] (A. Schopenhauer)



Nostalgia..
13/08/2009

Penso che la nostalgia sia l’unica parte di noi che non ci farà ottenere niente che possa esserci utile ma è anche segno tangibile che tutto scorre. Le cose non sono più come l’hai lasciate ieri, a malincuore ti rendi conto che sono peggiorate. Forse inevitabilmente. A volte migliorate. Pensi che miglioreranno ancora per poco. È circa un mese che penso e ripenso a tutto quello che mi sono lasciato dietro in questi anni e nella mia mente scorrono velocissime le immagini della mia infanzia, degli affezionatissimi anni ’90 e di tutti quelli che mi circondavano in quegli anni e che a rivederli oggi non ti sogneresti mai di pensare che fossero così quand’erano più piccoli. Sarà anche il caso, ma ho appena aperto un video di Vasco della canzone Anima fragile che resterà sconosciuta per me per ancora pochi istanti e ho letto questa frase: << perchè col tempo tutto cambia lo sai e cambiamo anche noi e cambiamo anche noi..>>. È azzeccatissima, anche io mi sento un anima fragile in questi momenti. Credo che abbia una strana malattia: ho voglia di far fuggire il tempo ma allo stesso tempo sono terribilmente nostalgico del tempo che passa. Vorrei che il tempo funzionasse come un videoregistratore: premi  ▶ ▷ e va avanti a velocità doppia, lasci e vivi. metti in e rifletti. Ti servirebbe poi anche il tasto rewind (◀ ◁), torneresti indietro. Rimedieresti agli errori che hai commesso in precedenza, per dirla diversamente. Perchè se  poi ci si fa caso a chi interesserebbe tornare indietro per vivere momenti che sono stati bellissimi o ,al massimo, straordinari?

La verità è un’altra: vorrei tornare indietro per dire ciò che pensavo realmente, vorrei andare avanti, non di molto, di poco, per vedere cosa succederà.

Questo post è per te.  A  P.

Per sempre giovane [ sperando per il meglio ma aspettando il peggio]
05/08/2009

Forever Young

Alphaville

Let’s dance in style, lets dance for a while
Heaven can wait we’re only watching the skies
Hoping for the best but expecting the worst
Are you going to drop the bomb or not?

Let us die young or let us live forever
We don’t have the power but we never say never
Sitting in a sandpit, life is a short trip
The music’s for the sad men

Can you imagine when this race is won
Turn our golden faces into the sun
Praising our leaders we’re getting in tune
The music’s played by the mad men

Forever young, I want to be forever young
do you really want to live forever, forever and ever
Forever young, I want to be forever young
do you really want to live forever? Forever young

Some are like water, some are like the heat
Some are a melody and some are the beat
Sooner or later they all will be gone
why don’t they stay young

It’s so hard to get old without a cause
I don’t want to perish like a fleeing horse
Youth’s like diamonds in the sun
and diamonds are forever

So many adventures couldn’t happen today
So many songs we forgot to play
So many dreams swinging out of the blue
We let them come true

Forever young, I want to be forever young
do you really want to live forever, forever and ever
Forever young, I want to be forever young
do you really want to live forever, forever and ever

Forever young, I want to be forever young
do you really want to live forever?

Lasciateci morire giovani o lasciateci vivere per sempre
Non ne abbiamo la forza ma non ci arrendiamo mai
Restando seduti in una buca di sabbia la vita é un corto viaggio
La musica è per gli uomini tristi

[…]

Giovane per sempre, voglio essere giovane per sempre
Vuoi veramente vivere per sempre? Per sempre in eterno

[…]

Cosi tante avventure non potevano succedere oggi
Abbiamo dimenticato di cantare così tante canzoni
Così tanti sogni che cadono dal cielo
Noi li lasceremo realizzare

Vorrei aver scritto questa canzone. Penso che a volte il genio di alcune persone ce l’abbiamo tutti; è solo che non tutti siamo in grado di cacciarlo fuori e rimane lì, dentro te, sinchè poi non ascolti una canzone, non leggi una poesia, non vedi un film e capisci che anche tu avresti potuto creare ciò che hai visto, sentito, letto. È abbastanza strano ma è cosi. Almeno credo.

È sorprendente trovarsi d’accordo con persone che fino ad ieri non conoscevi ma che cantavano questo da un quarto di secolo. Chi non vorrebbe essere giovane per sempre? Non ci arrendiamo mai di sforzarci di esserlo, a volte ci prendiamo una pausa, meditiamo che è meglio invecchiare, ma è inutile. Non si può. No, we can’t direbbe qualcun’altro. Non si può invecchiare completamente. Resteremo per sempre giovani in un qualsiasi posto del nostro animo. È una fortuna, se Peter Pan lo avesse saputo non sarebbe scappato nell’isola che non c’è.

E allora perchè speriamo per il meglio ma aspettiamo sempre il peggio?  È un modo per ammettere i nostri limiti? O una maniera per superarli?

Forse ci dimentichiamo di essere diamanti, giovani per sempre..Hoping for the best but expecting the worst.